L’esercito cambiò rotta, allontanandosi dalla via che portava ai Guadi dell’Isen, per dirigersi a Sud. Cadde la notte, ed essi cavalcavano ancora. I colli si avvicinavano, ma le alte vette di Thrihyrne erano già vaghe e confuse nel cielo che imbruniva. A qualche miglio ancora di distanza, dal lato opposto della Vallata Ovestfalda, si trovava una verde conca, una grande baia nelle montagne, che penetrava fra i colli tramite una gola. Gli abitanti di quella contrada la chiamavano il Fosso di Helm, dal nome di un eroe di antiche guerre che vi si era rifugiato. […] Al Cancello di Helm, davanti all’imboccatura del Fosso, uno sperone di roccia sporgeva dalla parete nord. Sulla punta vi erano alte mura di pietra antica, e all’interno di essere un’altera torre. Gli uomini narravano che nei lontani tempi gloriosi di Gondor, i re del mare avevano costruito in quel punto la fortezza con l’aiuto dei giganti. La chiamavano il Trombatorrione, perchè un corno suonato sulla torre echeggiava in tutto il Fosso.
J.R.R. Tolkien, “Le due Torri”, capitolo “Il Fosso di Helm”