Leggere per educare. Leggere per se stessi. Leggere per il prossimo. Leggere per il territorio. Sono tante le declinazioni da poter dare ad una delle attività che compiamo più di frequente nell’arco della giornata e che più sottovalutiamo, a volte.
Il potere della parola scritta e della lettura della stessa ha delle sfumature inimmaginabili, arriva dove altri non pensano nemmeno di potervi giungere. I meccanismi attivati dalla lettura, sia essa attiva o passiva, sono molto forti e spesso talmente automatici da essere messi in pratica e vissuti senza una reale presa di coscienza.
Chi legge un libro non è mai la stessa persona dopo averlo fatto. Ed è vero. Leggere significa farsi trascinare in una dimensione altra, in un mondo nuovo nel quale riscoprire quello reale.
Per il secondo anno consecutivo torna, sulla scia di questo, l’appuntamento Tolkien Reading Day Ischia che, legandosi alla giornata mondiale dedicata alle letture delle opere del Professor, vuole offrire uno spunto in più per amare il territorio e la nostra isola.
Ischia, isola verde, ideale Terra di Mezzo, con tutti i suoi popoli che la abitano e la caratterizzano. E’ impossibile non ritrovare dei tratti degli scritti di Tolkien nella nostra isola, siano essi naturalistici che non. Da qui la spinta verso una letteratura e lettura verde, che pone l’ambiente al primo posto e spinge ad immedesimarsi nei personaggi e nelle storie, identificando il territorio con i luoghi di fiaba, amandoli e rispettandoli ancora di più.
Diventare guardiano del proprio territorio, proprio come i personaggi del mondo fantastico ricreato da Tolkien, con gli Elfi, gli Hobbit, i signori di Rohan, i Nani, gli Uomini e tanti altri ancora, è una delle chiavi di lettura per uno sviluppo sostenibile sulle orme delle opere letterarie che più ci piacciono ed intrigano.
Guardiamo gli alberi, e li chiamiamo “alberi”, dopo di che probabilmente non pensiamo più alla parola. Chiamiamo una stella “stella”, e non ci pensiamo più. Ma bisogna ricordare che queste parole, “albero”, “stella”, erano (nella loro forma originaria) nomi dati a questi oggetti da gente con un modo di vedere diverso dal nostro. Per noi un albero è, semplicemente, un organismo vegetale, e una stella semplicemente una palla di materia inanimata che si muove lungo una rotta matematica. Ma i primi uomini che parlarono di “alberi” e di “stelle” vedevano le cose in maniera del tutto differente. Per loro, il mondo era animato da esseri mitologici. Vedevano le stelle come sfere di argento vivo, che esplodevano in una fiammata in risposta alla musica eterna. Vedevano il cielo come una tenda ingioiellata, e la terra come il ventre dal quale tutti gli esseri viventi sono venuti al mondo. Per loro, tutta la Creazione era intessuta di miti e popolata di elfi.
(citato in Paolo Gulisano, Tolkien. Il mito e la grazia, Ancora, Milano 2007, p. 6)
Ischia è una Terra di Mezzo e per il Tolkien Reading Day abbiamo scelto come location la torre medievale di Barano. Un luogo particolare, incastonato tra le moderne case ischitane, con un panorama mozzafiato e gli orari di apertura e la segnaletica un po’ misteriosi (come si vede dalle foto) offre più di una postazione ideale per dedicarsi alla lettura e alla riscoperta di alcuni aspetti di sé e della società, forse sottovalutati.
E voi cosa aspettate? Rispolverate un vostro libro tolkeniano e lanciatevi nella riscoperta dell’ambiente che vi circonda.
Libri e territorio, un potenziale da esplorare… leggere ci aiuta a crescere.