Lunga vita ai Mezzuomini! Grandi onori ai Portatori dell’Anello – 8 Aprile Anno 3019

I giorni principali dopo caduta di Barad-Dûr (25 Marzo 3019), fino alla fine della Terza Era sono lo scenario post-distruzione di Sauron, quando l’Ombra scomparve definitivamente e i superstiti del suo esercito settentrionale furono spinti ad Est, non turbando mai più la Valle. Re Elessar venne incoronato Re dell’Ovest ed i reami rimasero amici di Gondor, vivendo sotto la corona e la protezione di Minas Tirith.

“Quando furono lavati e vestiti ed ebbero consumato un leggero pasto, gli Hobbit seguirono Gandalf. Lasciato il boschetto di betulle dove avevano dormito, percorsero un lungo prato verde. […] Giunti alla radura furono sorpresi di vedere guerrieri in brillanti armature e alle guardie vestite di nero e argento salutarli con deferenza al loro passaggio. Poi squillò una tromba ed essi avanzarono. […] E quando gli Hobbit si avvicinarono, vennero sguainate le spade e agitate le lance, mantre squillavano corni e trombe, e molte voci gridavano in molte lingue:”

“Lunga vita ai Mezzuomini! Onorateli con grandi onori! Cuio i Pheriain Annan! Aglar’ ni Pheriannath! Onorateli con grandi onori, Frodo e Samwise! Daur a Berhael, Conin en Annûn! Eglerio! Onorateli! Eglerio! A laita te, laita te! Andare laituvalmet! Onorateli! Cormacolindor, a laita tárienna! Onorateli! I portatori dell’Anello, onorateli con grandi onori!”

Tolman Cotton

Poi, con enorme stupore e confusione di Sam, egli [Elessar] si genufletté innanzi a loro; poi prendendoli per mano, Frodo a destra e Sam a sinistra, li condusse fino al trono, e dopo averli fatti sedere si voltò verso gli uomini e i capitani e parlò con voce potente per essere udito da tutto l’esercito, e disse:

“Onorateli con grandi onori!”

Tratto da “Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re” – Capitolo IV, Il Campo di Cormallen, pag. 1028-1029 – Edizione Bompiani Vintage – Traduzione Vicky Alliata di Villafranca.

Il popolo di Durin – a proposito degli inizi dei Nani

[…] Dei Nani vengono narrate strane storie, sia dagli Eldar che dagli stessi Nani; ma poiché sono eventi accaduti in tempi assai lontani dai nostri, ne parleremo brevemente. Durin è il nome che i Nani diedero al più anziano dei Sette Padri della loro razza, predecessore di tutti i re dei Lungobarbi. Egli visse solo, finché negli abissi del tempo all’epoca del risveglio del suo popolo giunse ad Azanulbizar, e stabilì la propria dimora nelle caverne sul Kheled-zâram a est delle Montagne Nebbiose, dove poi furono le famose Miniere di Moria decantate da tanti menestrelli.

Turner Mohan – primitive dwarves concept

Egli visse così a lungo che tutti lo chiamavano Durin il Senza-morte. Eppure finalmente morì, prima che fossero finiti i Tempi Remoti, e la sua tomba si trova a Khazad-dûm; “ma la sua linea non si estinse mai, e per cinque volte nacque nella sua casa un erede talmente simile al suo Avo, che ricevette il nome di Durin. I Nani erano in verità convinti che ognuno di questi eredi fosse la reincarnazione del Senza-morte; essi hanno infatti molte strane storie e credenze a proposito di loro stessi e del loro destino nel mondo.

Dopo la fine della Prima Era il potere e la ricchezza di Khazad-dûm crebbero enormemente; infatti poterono approfittare di tutti coloro che fuggirono dalle antiche città di Nogrod e Belegost nelle Montagne Azzurre, ai tempi del crollo di Thangorodrim, e si rifugiarono a Khazad-dûm, recando con sé le loro arti e tradizioni. Il potere di Moria perdurò attraverso gli Anni Oscuri e il dominio di Sauron, perché malgrado la devastazione dell’Eregion e la “chiusura dei cancelli di Moria, le sale di Khazad-dûm erano troppo profonde e resistenti e piene di gente numerosa e ardita che Sauron non avrebbe potuto conquistare dall’esterno. Così le ricchezze dei Nani rimasero a lungo intatte, nonostante il popolo cominciasse a diminuire.

Accadde che verso la metà della Terza Era il re era di nuovo Durin, il sesto di questo nome. Il potere di Sauron, servitore di Morgoth, stava ricominciando a crescere nel mondo, benché l’Ombra nella Foresta che costeggiava Moria non fosse stata ancora riconosciuta come opera dell’Oscuro Signore. Tutte le entità malefiche erano in movimento. I Nani scavavano molto in profondità a quei tempi, cercando sotto il Barazinbar filoni di mithril, il metallo dal valore inestimabile che diveniva di anno in anno sempre più difficile da ottenere.

E fu così che risvegliarono un essere orrendo che, fuggito da Thangorodrim, era rimasto nascosto nelle viscere della terra sin dalla venuta dell’Esercito dell’Ovest: un Balrog di Morgoth. Esso uccise Durin, e l’anno seguente suo figlio Náin I; allora la gloria di Moria svanì, e i suoi abitanti vennero decimati e costretti a fuggire.

Estratto di John Ronald Reuel Tolkien, Il Signore degli Anelli, Appendice A, “Il popolo di Durin”

In copertina: Durin the Deathless

Tolkien Reading Day 2015 – L’Unico Anello viene distrutto da Gollum

Citazione

L’Unico Anello viene distrutto da Gollum nella Voragine del Monte Fato, che preso da una immane felicità per aver recuperato il suo “Tesoro”, inciampa e precipita, mettendo così fine al Regno Oscuro di Sauron.

“Tesoro, tesoro, tesoro!”, gridò Gollum. “Mio Tesoro! O mio Tesoro!”

E mentre pronunciava quelle parola, con gli occhi rivolti verso l’alto, gongolanti di gioia alla vista della sua conquista, mise un piede in fallo, inciampò, vacillò un istante sull’orlo, e poi precipitò con un urlo. Dagli abissi giunse il suo ultimo lamentevole “Tesoro” ed egli scomparve per sempre.

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(J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re, cap. “Monte Fato”)