Il Rospo Smeraldino non si vede più da tempo ad Ischia. Forse pochi ricorderanno le colonie di rospi (e girini) presenti in alcune aree dell’isola di Ischia (come nella pineta principale, ora nota come “Mirtina”)
Sull’isola d’Ischia pare esistano 5 siti in cui poter trovare questo anfibio: Cavascura, Olmitello, Cava dell’Isola, La Rita, Pineta Mirtina. Ma dov’è? Prolifica? Il nostro ecosistema è ancora adatto ad ospitare questo “principe anfibio”?
Descrizione
Il rospo smeraldino (Bufotes viridis (Laurenti, 1768)) è un anfibio anuro della famiglia Bufonidae.
È più piccolo del rospo comune (Bufo bufo), infatti raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente attorno ai 7 cm. La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo. Frequentemente la sua livrea è impreziosita da puntini rossastri. Le ghiandole parotoidi si trovano, come nel rospo comune, sul collo, ma sono più allungate.
I girini di Bufotes viridis sono grigio-marrone e lunghi anche 4,5 cm e crescono nutrendosi soprattutto di alghe e altri minuscoli materiali organici. La temperatura dell’acqua nella zona dove si trovano deciderà la velocità della loro metamorfosi: più è calda l’acqua, più veloce sarà la metamorfosi. Questo perché l’alta temperatura dell’acqua è sintomo che la loro pozza si sta prosciugando. Da ricordare che i girini di rospo smeraldino sopportano anche elevati gradi di salinità dell’acqua.
Ai girini spuntano dapprima le zampe posteriori, e successivamente le zampe anteriori: da questo momento iniziano a digiunare, perché il loro apparato boccale (e digerente) si sta trasformando: infatti da onnivori diverranno insettivori. La metamorfosi dura uno o due giorni; il metamorfosando inizia ad assorbire la coda, e nel giro di appunto 24 – 48 ore scomparirà. La sua pelle è ancora liscia per favorire la traspirazione. A differenza del rospo comune, il neometamorfosato di rospo smeraldino inizierà a mangiare dopo appena un giorno.
Il rospo smeraldino si trova nell’Europa continentale, in Asia e nel Nord America.
In Italia la sua presenza è limitata al Friuli-Venezia Giulia, alla Toscana, al Veneto, alla Lombardia, all’Emilia-Romagna alla Puglia, alla Basilicata, alla Calabria, in Campania al Trentino-Alto Adige e alla Sardegna.
Si adatta a differenti habitat tra cui steppe, zone di montagna, aree semi-desertiche e zone urbane
Fonte: Wiki