Un sabato, una gita fuori porta ed ecco che appare davanti agli occhi (abituati alla città) un paesaggio maestoso e colorato: i boschi del Negrar. L’amico Marco ha scelto, per la sua scampagnata del week-end scorso (e per noi di Bay of Belfalas) questo meraviglioso luogo, che insieme al complesso delle montagne vicine, è abitato dall’uomo fin dalla preistoria. Ci troviamo in provincia di Verona; Il Negrar è una zona ricca di castellieri risalenti al Paleolitico nella zona tra Montecchio e Montericco e nei vicini comuni di Sant’Anna d’Alfaedo e Grezzana. Altre tracce archeologiche appartengono all‘età del Rame, durante la quale le popolazioni insediate estraevano la selce, che veniva esportata, anche, in Pianura padana.
Negrar deriva, probabilmente, dall’aggettivo latino niger, nigrum (nero), in riferimento al colore della terra, con l’aggiunta del suffisso -arium,
Un ringraziamento al nostro amico, che ci ha offerto gentilmente le foto di un casale visitato e del suo orto con le sue profumate erbe; in lontananza le colline confinanti con la Valpolicella. Nelle foto: oleandri, cipressi, olivi, rosmarino, lavanda, salvia, maggiorana, robigna, piante di fico e la pregiata camomilla. Un vero paradiso!
La natura della Valpolicella è incredibile. Ed è un vero piacere visitare le ville e i ruderi contadini di queste terre venete.
Una finestra sulla natura che non dovrebbe mai mancare all’uomo di città, che preso dal tram tram quotidiano dimentica la bellezza e la positività che trasmettono questi luoghi.
Non sembra forse la Contea?
L’avventura continua…
Foto credits: Marco Ciceri
Info:Wiki