Gandalf è l’esempio che può attuarsi ancora ai nostri giorni: è la personale lotta che fa emergere ognuno dalle proprie ceneri, dall’odio, dalla disperazione, dal conflitto, uniti ad una forza di volontà straordinaria.
Il vecchio fu più rapido di lui. Saltò in piedi, e con un balzo salì su di una grande roccia […] e le bianche vesti brillavano. Levò il bastone, e l’ascia sgusciò via dalla mano di Gimli. La spada di Aragorn, rigida nella sua mano paralizzata, sfavillò di fuoco improvviso. Legolas lanciò un urlo e scoccò una freccia in alto verso il cielo: scomparve in una vampata di fiamme.
“Mithrandir!”, gridò. “Mithrandir”.
“Benincontrato, ti ripeto, Legolas!”, disse il vecchio.[…] Infine, Aragorn si scosse. “Gandalf!”, disse. “Al di là di ogni speranza tu giungi a noi nel momento del bisogno! Quale velo copriva i miei occhi? Gandalf!” […] Siate allegri! Eccoci di nuovo insieme, al cambiamento di marea. La grande tempesta sta per giungere, ma la marea è cambiata”.