Bosco della Maddalena: Natura da riscoprire

Entrando in questi “santuari” naturali, il primo impatto è la perdita del contatto con la realtà cittadina: inizia così il percorso del sentirsi in terra straniera,proiettati in un luogo mitico ed avventuroso! Ad Ischia abbiamo tantissimi boschi e pinete, luoghi adatti a ritemprare lo spirito e alla riscoperta delle bellezze della natura.

L’esplorazione,il nostro “pezzo forte” ed il bellissimo Bosco della Maddalena di Casamicciola Terme ci regalano argomenti meravigliosi: ecco l’itinerario che abbiamo fin’ora percorso, tracciato in cartina:

Bosco della Maddalena_percorsi

L’area boschiva della Maddalena si divide in due biotipi forestali:La zona denominata “Rotaro III” e “Rotaro IV”  è una ampia pineta di Pinus Pinea (Pino Domestico), risultato di un rimboschimento.La zona “Rotaro I” e “Rotaro II” rivela ricchissimi boschi di Leccio con un sottobosco tipico della macchia mediterranea:il Cisto femmina,il Mirto,il Lentisco,lo Smilace,l’Erica arborea,il Corbezzolo,la Ginestra “dei carbonai”,il Caprifoglio,il Rovo e la Felce aquilina. La pianta,potremmo dire,estranea a questo clima mediterraneo e che sorge spontanea è il Dente di Cavallo;abituata a vivere in zone tropicali e subtropicali,si è adattata al sottosuolo riscaldato a 40° dal vapore dalle fumarole,realizzando cosi il microclima adatto alle sue condizioni di crescita.

Alcune foto scattate tra i sentieri del bosco!

L’avventura continua…

First Step: Una festa a lungo attesa

E’ online. Sì, lo è davvero. Il primo capitolo della Trilogia de Il Signore degli Anelli, Una festa a lungo attesa, è finalmente pronto per la condivisione.

Continuando con lo spirito della FotoTrilogia, troverete alcune scene del racconto scritto dal Professor Tolkien ambientate in luoghi reali (sì, sappiamo che anche per voi, come per noi, la Terra di Mezzo esiste per davvero, ma c’è ancora un po’ di gente che crede l’opposto) principalmente dell’isola d’Ischia, l’isola che ci ispira con la sua natura e le sue atmosfere.

Un grazie va ad Alessandro Tacconelli che ha inciso il primo brano che sentirete e a Gaetano di Meglio, Direttore del quotidiano Il Dispari, che crede nel nostro progetto fin dagli inizi.

Buona visione.

Maria e Mena

Cortometraggio “The Ring goes south”- Via da Rivendell

Breve sinossi:

25 Dicembre 3018  (Terza Era): La Compagnia dell’Anello lascia Rivendell in una sera fredda e grigia di fine dicembre. Si incamminano verso il Monte Fato, attraverso le Terre Selvagge, per giungere ai valichi delle Montagne Nebbiose.

La Compagnia prese con sé uno scarso equipaggiamento di guerra, perché .le sue speranze non si fondavano sui combattimenti, bensì sulla segretezza. Aragorn aveva Andùril e nessun’altra arma, ed affrontava il cammino con abiti di un verde e un marrone rugginosi, come un qualsiasi Ramingo delle lande selvagge.

Boromir era munito di una lunga spada, di fattura simile ad Andùril, ma di minor lignaggio, oltre che di uno scudo e del suo corno di guerra.

«Forte e limpido suona nelle vallate fra le colline», disse, «ed allora fuggono via tutti i nemici di Gondor!». Portandoselo alle labbra, lo fece squillate, e l’eco balzò da roccia a roccia, e tutti coloro che udirono quella voce a Gran Burrone saltarono in piedi.

J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”, La compagnia dell’anello, cap. “L’anello va a Sud”

«Più cauto sii la prossima volta nel suonar il tuo corno, Boromir», disse Elrond, «a meno che tu non abbia allora raggiunto le frontiere del tuo paese, e sia minacciato da un terribile periglio». «Forse hai ragione», disse Boromir. «Ma sempre ho fatto echeggiare il mio corno all’ora della partenza, e quantunque dopo cammineremo nelle ombre, non mi piace di partire come un ladro nella notte».

J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”, La compagnia dell’anello, cap. “L’anello va a Sud”

Gimli il Nano era l’unico che portasse apertamente una corta cotta di maglia d’acciaio, poiché come tutti i Nani non dava troppo peso ai fardelli; alla sua cinta pendeva un’ascia dalla larga lama. Legolas aveva un arco ed una faretra, ed alla cintura portava un lungo pugnale bianco. I giovani Hobbit recavano seco le spade prese dal tumulo, mentre Frodo portò soltanto Pungolo; custodiva ben nascosta, secondo il desiderio di Bilbo, la sua cotta di maglia.

Gandalf era accompagnato dal suo bastone, ma al fianco gli pendeva la spada elfica Glamdring, compagna della spada Orcrist che giaceva ora sul petto di Thorin sotto la Montagna Solitaria.

Tutti erano stati equipaggiati da Elrond di pesanti abiti caldi, ed avevano giacche e cappe foderate di pelliccia. Le vettovaglie, gli abiti e le coperte di riserva furono caricati su di un pony, che altri non era che quello proveniente da Brea. La permanenza a Gran Burrone (Rivendell) aveva operato in lui un cambiamento miracoloso: il suo pelo era lucente ed il suo portamento di un vigore giovanile.

J.R.R. Tolkien, “Il Signore degli Anelli”, La compagnia dell’anello, cap. “L’anello va a Sud”

23 Dicembre 2013, realizzando un cortometraggio: Rivendell ischitano

Il nostro set: la Pineta di Fiaiano d’Ischia (NA)

Armate di zaini, macchina fotografica ed abbigliamento hobbit ed elfico, puntiamo il dito verso la destinazione del nostro cortometraggio: la splendida pineta di Fiaiano (in Barano d’Ischia), il cui paesaggio farà da scena al nostro personalissimo omaggio a questo evento amato dai lettori Tolkeniani.

The Ring goes South

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