Il Giorno senz’alba.

L’adunata di Rohan: i Rohirrim partono da Dunclivo.

Faramir viene salvato da Gandalf innanzi al cancello della Città.

Aragorn attraversa il Ringlo’.

Un esercito del Morannon si impadronisce di Cair Andros e invade l’Anorien.

Frodo passa il Crocevia e vede partire l’esercito di Morgul.

(Il Signore degli Anelli, Il calcolo degli Anni, Appendice B)

“Può darsi”, disse Sam; “ma finché c’è vita c’è speranza, soleva dire il mio Gaffiere; e necessità di vettovaglie, di solito aggiungeva. Mangiate un boccone, signor Frodo, e poi fatevi una bella dormita”. (J.R.R. Tolkien, Le due Torri, Viaggio sino al crocevia)

 

Gandalf giunge a Minas Tirith.

Faramir parte da Henneth Annûn.

Aragorn lascia Erech e giunge a Calembel (dove, insieme all’Esercito dei Morti,si accampa durante il loro viaggio verso Pelargir nella Guerra dell’Anello).

Frodo raggiunge al crepuscolo la Via di Morgul.

Théoden giunge a Dunclivo.

L’oscurità si estende oltre i confini di Mordor.

(Il Signore degli Anelli, Il calcolo degli anni, Appendice B)

 “Suvvia, lascia perdere, allora!”, disse Frodo. “Ma ora mi sembra che tu e io siamo giunti al punto cruciale, Sméagol. Dimmi: possiamo trovare da soli l’ultimo tratto di strada? Siamo in vista del valico, di un ingresso, e se ormai è possibile giungervi serva il tuo aiuto, ritengo che sia il caso di considerare sciolto il nostro patto. […] E forse un di sarai ricompensato. […] “No, no, non ancora”, gemette Gollum. “Oh no! C’è ancora la galleria da passare. Sméagol deve andare avanti. Niente mangiare. Niente riposo. Non ancora”

 

(J.R.R. Tolkien, Le due Torri, Le Scale di Cirith Ungol)

Frodo viene condotto al cospetto di Faramir a Henneth Annûn.

Aragorn giunge a Dunclivo sul calare della notte.

(Il Signore degli Anelli, Il calcolo degli Anni, App. B)

Frodo non aveva altra scelta che accondiscendere all’invito, o all’ordine, di Faramir. Sembrava in ogni caso una saggia decisione, poiché la scorreria degli Uomini di Gondor aveva reso più pericoloso che mai l’attraversamento dell’Ithilien. (J.R.R. Tolkien, Le due Torri, La finestra che si affaccia a occidente)