Passarono quindi nellโEregion, e infine albeggiรฒ uno splendido mattino, scintillando sopra le brume; e guardando dal loro accampamento sito alla sommitร di una collinetta, i viaggiatori videro a est il Sole illuminare tre vette che si ergevano nel cielo sopra le nubi galleggianti: Caradhras, Celebdil e Fanuidhol. Erano giunti in prossimitร dei Cancelli di Moria. E lรฌ rimasero ancora sette giorni, perchรฉ si avvicinava lโora di una nuova separazione che tutti erano restii ad affrontare.
J.R.R. Tolkien, Il Ritorno del Re, cap. โMolte Separazioniโ โ Appendice B, I giorni principali dalla caduta diย Barad-dรปr alla fine della Terza Era
Sisina ed un abito della tradizionale sfilata di S.Alessandro
Maria Funiciello โ Il piccolo e storico borgo di SantโAlessandro in questi giorni brulica di persone che, indaffarate, fanno la spola tra questo e quel palazzo, tutti intenti a svolgere il loro compito assegnato. La data del 26 agosto si avvicina a grandi passi e, chi piรน e chi meno, รจ impegnato nella realizzazione di indispensabili pezzi di un mosaico che diventerร , poi, la Festa di SantโAlessandro. In un caldo pomeriggio, abbiamo incontrato una delle persone che puรฒ essere ben definita lโanima della Festa stessa come la conosciamo noi. Una signora dai modi gentili, serena e sorridente che ci ha accolti in casa sua felice di condividere con noi i suoi piรน cari ricordi. Guidati da Stefania Napoleone ci siamo districati tra i vicoletti del borgo e, dopo aver salito una rampa di scale, siamo stati accolti da lei, la signora Sisina, la storica ed amata sarta di SantโAlessandro. Entrare in casa sua รจ stato come varcare la soglia di un passaggio temporale, siamo stati catapultati in un altro ambiente fatto di spilli, vestiti, stoffe, perline e grucce; ci siamo accomodati nel salottino e a farci compagnia vi erano, oltre che i nipoti di Sisina, anche tre bellissimi abiti appesi e un abito su sistemato su un manichino posto di fianco alla finestra. Emozionata e felice la signora Sisina inizia il suo racconto. โDevo dire che รจ iniziato tutto un poโ per gioco โ afferma โ eravamo un gruppo di circa sei persone e abbiamo deciso di creare un qualcosa per festeggiare il restauro della chiesa di SantโAlessandro qui al borgo. Per festeggiare avevamo pensato di ricreare alcuni vestiti tradizionali ischitani utilizzando antichi lenzuoli ed asciugamani, oltre che altri materiali che avevamo in casa. Era il 1981 quando per al prima volta facemmo una piccola sfilata qui al borgo, con gli uomini vestiti da contadini e i bambini da angioletti.โ
Sisina ad un tratto si interrompe, si alza e va a prendere, in un grande cassetto, alcune foto e album pieni di immagini delle prime edizioni della festa. โEcco, questi erano davvero i primi abiti realizzati โ ci mostra con orgoglio โ semplici ma allo stesso tempo complessi da realizzare.โ A questo punto, dobbiamo sottolineare una cosa: Sisina รจ la sarta ufficiale dellโevento e la quasi totalitร dei vestiti che vediamo sfilare ogni anno sono stati realizzati da lei. โMa non ho mai lavorato da sola, ho sempre avuto una squadra con me che mi aiutava, anche se le prime edizioni sono state stancanti, realizzavo anche tre vestiti al giorno. Sarรฒ sempre molto riconoscente a chi mi aiutava e mi aiuta tuttโora nella realizzazione e nella manutenzione dei vestiti di anno in anno.โ Le prime edizioni della Festa vedevano la partecipazione solo di persone del Borgo e il corteo non usciva mai dalle stradine interne di SantโAlessandro. โMa poi i figuranti crebbero come numero e iniziammo ad inserire nuove figure โ continua โ oltre ai vestiti isolani, vi erano i giovani che realizzavano lo spettacolo della tarantella, ma con lโaumento della richiesta di partecipazione iniziammo una vera e propria ricerca storica.โ Ogni vestito realizzato, infatti, รจ stato ricavato da dipinti o stampe che raffigurano personaggi storici legati ad Ischia di varie epoche. โInserimmo i greci, che sono tra i miei abiti preferiti, perchรฉ sembrano semplici, ma in realtร non lo sono affatto โ aggiunge Sisina โ poi i romani. Iniziammo poi lโepoca del velluto, con la realizzazione di abiti del 600 e del 700. Sono davvero tanti e tutti bellissimi.โ La festa nata per celebrare il restauro della chiesina di SantโAlessandro aveva assunto in pochissimo tempo i contorni di una grande festa tradizionale, con spettacoli realizzati dopo la sfilata in cui si offrivano prodotti tipici agli ospiti e buona musica. โRicordo alcune edizioni della festa molto grandi, con ospiti illustri come Roberto Murolo e Angela Luce, feste in cui partecipavano davvero tante persone e si stava tutti bene insieme.โ Con il corteo che cresceva sempre piรน e il grandissimo lavoro che vi รจ dietro la realizzazione dellโevento clou del 26 agosto, si รจ preferito focalizzare lโattenzione principalmente sulla sfilata. โPoi sono arrivati anche i gemellaggi โ continua โ e ci siamo confrontati con altre realtร e con altri costumi, ma i miei sono sempre piรน belliโ aggiunge ridendo Sisina che รจ molto orgogliosa del suo lavoro. โOgni anno, quando guardo il corteo, vivo sempre una forte emozione, come fosse la prima volta che vedo gli abiti โ ci confida โ infatti non ne ho uno preferito: sono tutti meravigliosi.โ
Lโabilitร di Sisina nel cucire abiti con varie stoffe e vari modelli รจ sotto gli occhi di tutti, e ciรฒ la rende davvero speciale. โRicordo i primi abiti che realizzavo erano davvero molto difficili e non avendo una macchina per cucire adeguata, allโinterno vi erano sempre i fili e stoffe che poi dovevano essere tagliati โ aggiunge โ ma รจ il decoro degli abiti che prendeva molto tempo e impiegava molte persone. Ad esempio per lโabito matrimoniale di Vittoria Colonna furono cucite su tutto il vestito ben 5000 perline. Un lavoro enorme, possibile solo con una squadra che collabora con passione.โ Alcuni abiti sono conservati da Sisina stessa, altri in un ambiente dedicato. โSรฌ, alcuni li ho io qui a casa, quelli che alcune persone si sono fatti realizzare, seguendo sempre le nostre indicazioni, li custodiscono direttamente loro. Poi cโรจ anche un gruppo di Forio che indossa abiti tradizionali foriani, che abbiamo realizzato e donato loro e che ogni anno rinnovano questo gemellaggio isolano.โ
Sono tante le storie che Sisina ci racconta, tantissime le fotografie che ci mostra orgogliosa raccontandoci degli abiti e di chi li indossa. Una vita trascorsa tra stoffe, aghi e fili, una vita allโinsegna di questa grande passione. โMan mano che andavamo avanti nelle ricerche storiche per la realizzazione di nuovi abiti โ ci racconta โ mi incuriosivo ed appassionavo sempre piรน alle mode delle epoche e ai loro tessuti. Per non parlare poi degli accessori, dai cappelli alle scarpe, ho sempre realizzato tutto.โ
Ed infatti, chi vuole partecipare alla sfilata si reca dal dott. Franco Napoleone e va alla โprova vestitoโ. In un grande stanzone pieno di abiti ed accessori il dott. Napoleone consiglia cosa indossare e aiuta nella prova: sono vestiti meravigliosi da indossare piano, con consapevolezza. Prima il sostegno per la gonna, poi una sottoveste e poi il vestito in sรฉ; chiudere i lacci; abbinare le spille e le collane; trovare le scarpe adeguate e il cappello. Chi trova, poi, il vestito ideale, riceve anche una bolla di accompagnamento con tutti gli elementi elencati, che dovranno essere riconsegnati poco dopo la sfilata.
โEโ un lavoro lungo, ma porta con sรฉ tanta gioiaโ conclude Sisina. E a guardarla sorridere mentre racconta di come ha realizzato un abito o mentre osserva rapita una foto di una coppia di greci che sfilano, ne comprendiamo davvero il significato: Sisina รจ davvero una eccellenza isolana, una donna forte con una splendida famiglia ed una passione sconfinata per lโisola e la sua storia.
Dopo tre giorni, come aveva preannunciato il Re, รomer di Rohan arrivoโ seguito da unโ รฉoredย dei piรน splendidi cavalieri del Mark. Fu accolto con grande onore, e quanto tutti sedettero a tavola nel Merethrond, il Grande Salone delle Feste, egli miroโ la bellezza delle dame presenti e fu pieno di grande stupore. E prima di recarsi a riposare, mandรฒ a chiamare Gimli il Nano, e gli disse: โGimli, figlio di Gloin, hai tu pronta la tua ascia?โ. โNo, sireโ, disse Gimli, โma posso andarla a prendere velocemente, se necessarioโ. โTocca a te giudicareโ, rispose รomer. โPerchรฉ ย vi sono ancora fra noi alcune rudi parole sul conto della Dama del Bosco dโOro. E ora lโho veduta con i miei occhiโ. โEbbene ,sireโ, disse Gimli, โche cosa dici adesso?โ. โAhimรจ, non dirรฒ che ella รจ la piรน splendida dama viventeโ. โIn tal caso devo andare a cercare la mia asciaโ, disse Gimli. โMa prima desidero addurre una scusaโ, interloquรฌ รomer. โSe lโavessi veduta in altra compagnia, avrei detto tutto ciรฒ che vuoi. Ma ora metterรฒ per prima la Regina Arwen Stella del Vespro, e sono pronto a sfidare chiunque osi contraddirmi. Vuoi che prenda la spada?โ. Allora Gimli fece un profondo inchino. โNo, sei scusato per quel che mi concerne,sireโ, disse. โTu hai scelto la Sera, ma io ho donato il mio amore alla Mattina, e nel mio cuore vi รจ il presagio che presto svanirร per sempreโ.
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(J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Ritorno del Re, โMolte Separazioniโ)
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Infine, giunse il giorno della partenza, e una folta schiera fu pronta a recarsi a nord. Allora i Re di Gondor e di Rohan andarono ai Luoghi Sacri, e giunti alle tombe di Rath Dinen deposero Reย Thรฉoden sopra una barella dorata e attraversarono in silenzio la Cittร . Poi misero la barella su un grande carro circondato da Cavalieri di Rohan e preceduto dal vessillo; e poiche Merry era lo scudiero diย Thรฉoden, montรฒ sul carro a guardia delle armi del re. [โฆ] Senza fretta traversarono lโAnorien e giunsero al Bosco Grigio presso Amon Din; e lร udirono come dei tamburi rullare sulle colline, pur senza vedere alcun essere vivente. Allora Aragorn fece squillare le trombe e gli araldi gridarono: โMirate, il Re Elessar รจ venuto! La Foresta di Druadan egli dona a Ghan-buri-ghan e alla sua gente; che appartenga loro per sempre, e che nessun mortale vi entri senza il loro permesso!โ.
Allora i tamburi rullarono a lungo, e poi tacquero.
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(J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Il Ritorno del Re, โMolte Separazioniโ)
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(J.R.R. Tolkien, Il Signore degli Anelli, Appendice B, I giorni principali dalla caduta di Barad-dur alla fine della Terza Era)
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