10 Giorni di Ronald ed Edith – Tolkien e la sua storia d’amore – Giorno 6

[…]Alla fine della giornata Edith aveva deciso: dichiarò che avrebbe rotto al più presto il fidanzamento con George Field per sposare Ronald Tolkien.

Scrisse a George restituendogli l’anello di fidanzamento; il povero giovane ne fu fortemente scosso, e la famiglia offesa e adirata. Ma alla fine non si parlò più di questo episodio, e dopo qualche tempo tutti tornarono amici.

Ronald e Edith non annunciarono il fidanzamento, temendo le reazioni delle famiglie e preferendo attendere finché Ronald non avesse prospettive più certe. Ronald comunque ritornò a Oxford con una “felicità esplosiva nel cuore”.

Una delle prime cose che fece fu scrivere a padre Francis spiegandogli che lui ed Edith intendevano sposarsi. Ronald era molto in ansia per la risposta, che, quando giunse, si rivelò molto pacata e rassegnata, benché non si potesse certo definire entusiasta. Fu un bene, poiché il sacerdote, pur non essendo più il tutore di Ronald, continuava ad aiutarlo fornendogli un supporto finanziario fondamentale. Perciò era essenziale che tollerasse almeno il fidanzamento.

Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 6, Riuniti, pag. 100

10 Giorni di Ronald ed Edith – Tolkien e la sua storia d’amore – Giorno 5

[…] Egli aveva tanto coltivato e nutrito il suo amore per lei che, nel segreto, esso era cresciuto, nonostante fosse stato alimentato soltanto dai suoi ricordi della loro avventura di adolescenti e da poche fotografie di lei ancora ragazzina. Egli sentiva che c’era una sola cosa da fare: andare a Cheltenham, supplicarla di abbandonare George Field e chiederle di sposarlo.

In realtà Ronald sapeva che avrebbe risposto di sì. Nella sua lettera l’aveva lasciato intendere quando spiegava che si era fidanzata con George perché questi era stato gentile con lei in un momento in cui paventava un futuro da zitella. Inoltre non conosceva alcun altro giovane e si era convinta che Ronald, dopo tre anni, si fosse dimenticato di lei.

“Cominciavo a dubitare di te, Ronald, e a credere che ti fossi disinteressato a me”.

Ma ora che lui si era fatto vivo, rinnovando la sua promessa d’amore, lei aveva lasciato intendere che tutto era cambiato. Fu così che giovedi 8 gennaio 1913 Ronald partì in treno per Cheltenham, e trovò Edith che lo aspettava alla stazione. Camminarono per la campagna, lasciandosi alle spalle la città, e si sedettero sotto un ponte ferroviario…

Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 6, Riuniti, pag. 99-100

 

10 Giorni di Ronald ed Edith – Tolkien e la sua storia d’amore – Giorno 4

Trascorse il Natale del 1912 con i suoi parenti Incledon a Barnt Green, presso Birmingham. Secondo la consuetudine familiare, il periodo fu rallegrato da recite. Quell’anno fu Ronald a scrivere la commedia, dal titolo The Bloodhound, the Chef, and the Suffragette. […] Ronald avrebbe compiuto il suo ventunesimo compleanno pochi giorni dopo lo spettacolo, ma era seriamente intenzionato a riunirsi con Edith Bratt, dalla quale era stato separato per tre anni e che – ne era certo – senz’altro lo aveva atteso.

La pendola aveva appena finito di battere la mezzanotte, dando così inizio al 3 Gennaio 1913, giorno del suo compleanno, e già Ronald, seduto sul letto, stava scrivendo a Edith una lettera in cui le rinnovava la sua dichiarazione d’amore e le chiedeva:

Quanto tempo dovrà passare ancora, prima di riuscire a unirci davanti a Dio e al mondo?

Ma Edith gli scrisse che si era fidanzata. Stava per sposare George Field, fratello della sua compagna di scuola Molly. […]

Avrebbe potuto decidere di dimenticarala, […] avrebbe potuto stracciare la lettera di Edith e lasciare che sposasse George Field.

Ma ai tempi di Duchess Road erano state fatte dichiarazioni e promesse che Ronald sentiva di non poter rompere così facilmente. Inoltre, negli ultimi tre anni, Edith era stata il suo ideale, la sua fonte di ispirazione e la sua speranza per il futuro.

 

Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 5, Oxford; Cap. 6, Riuniti, pag. 96-99