10 Giorni di Ronald ed Edith – Tolkien e la sua storia d’amore – Giorno 7

Adesso che Ronald si era riunito a Edith si concetrò completamente sulle Honour Moderations, il primo dei due esami che lo avrebbero portato alla laurea in Studi classici. […] Quando giunse il momento delle “Mods” (Honour Moderations), alla fine di febbraio, era ancora poco preparato in diverse materia. Fu molto sollevato nell’apprendere che gli era stata attribuita una Second Class, pur rendendosi conto che avrebbe potuto ottenere di meglio.

[…] Nei mesi che seguirono il loro riavvicinamento, la religione di Edith causò qualche discussione fra i due fidanzati. Se il loro matrimonio doveva essere benedetto dalla Chiesa di lui, anche lei avrebbe dovuto abbracciare la religione cattolica. In teoria Edith era felice di fare questo passo, poiché riteneva che in origine la sua famiglia fosse stata cattolica, ma non era così semplice. Edith faceva parte della Chiesa d’Inghilterra, ed era molto attiva. Durante il periodo della separazione da Ronald la sua vita a Cheltenham aveva avuto come fulcro la parrocchia, acquisendo così un certo ruolo.

Ora Ronald le chiedeva di rinunciare a tutto questo per trasferirsi in una Chiesa dove non conosceva nessuno…

Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 6, Riuniti, pag. 100-105

10 Giorni di Ronald ed Edith – Tolkien e la sua storia d’amore – Giorno 6

[…]Alla fine della giornata Edith aveva deciso: dichiarò che avrebbe rotto al più presto il fidanzamento con George Field per sposare Ronald Tolkien.

Scrisse a George restituendogli l’anello di fidanzamento; il povero giovane ne fu fortemente scosso, e la famiglia offesa e adirata. Ma alla fine non si parlò più di questo episodio, e dopo qualche tempo tutti tornarono amici.

Ronald e Edith non annunciarono il fidanzamento, temendo le reazioni delle famiglie e preferendo attendere finché Ronald non avesse prospettive più certe. Ronald comunque ritornò a Oxford con una “felicità esplosiva nel cuore”.

Una delle prime cose che fece fu scrivere a padre Francis spiegandogli che lui ed Edith intendevano sposarsi. Ronald era molto in ansia per la risposta, che, quando giunse, si rivelò molto pacata e rassegnata, benché non si potesse certo definire entusiasta. Fu un bene, poiché il sacerdote, pur non essendo più il tutore di Ronald, continuava ad aiutarlo fornendogli un supporto finanziario fondamentale. Perciò era essenziale che tollerasse almeno il fidanzamento.

Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 6, Riuniti, pag. 100

10 Giorni di Ronald ed Edith – Tolkien e la sua storia d’amore – Giorno 5

[…] Egli aveva tanto coltivato e nutrito il suo amore per lei che, nel segreto, esso era cresciuto, nonostante fosse stato alimentato soltanto dai suoi ricordi della loro avventura di adolescenti e da poche fotografie di lei ancora ragazzina. Egli sentiva che c’era una sola cosa da fare: andare a Cheltenham, supplicarla di abbandonare George Field e chiederle di sposarlo.

In realtà Ronald sapeva che avrebbe risposto di sì. Nella sua lettera l’aveva lasciato intendere quando spiegava che si era fidanzata con George perché questi era stato gentile con lei in un momento in cui paventava un futuro da zitella. Inoltre non conosceva alcun altro giovane e si era convinta che Ronald, dopo tre anni, si fosse dimenticato di lei.

“Cominciavo a dubitare di te, Ronald, e a credere che ti fossi disinteressato a me”.

Ma ora che lui si era fatto vivo, rinnovando la sua promessa d’amore, lei aveva lasciato intendere che tutto era cambiato. Fu così che giovedi 8 gennaio 1913 Ronald partì in treno per Cheltenham, e trovò Edith che lo aspettava alla stazione. Camminarono per la campagna, lasciandosi alle spalle la città, e si sedettero sotto un ponte ferroviario…

Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 6, Riuniti, pag. 99-100