Tanta รจ la passione per le storie create da Tolkien e sceneggiate da Peter Jackson; si viaggia nella Terra di Mezzo del cinema da molti anni, chi per una sola volta nella vita, chi magari piรน spesso, realizzando di toccare con mano quei fiori curati da Sam Gamgee o percorrendo le strade di Bilbo o Frodo, o mettendo i piedi nel Forte del Bruinenโฆ Tante piccole testimonianze raccolte da tripadvisor, che parlano da sรจ! Buona visione!ย
Questโanno in occasione di Halloween, ci siamo cimentati nella realizzazione di un piccolo foto-filmato, con lโobiettivo di unire un po di โmacabroโ della ricorrenza ad un argomento molto noto ai fan di Tolkien, come sono nati gli Orchi.
Armati di fotocamera abbiamo fotografato diversi luoghi ischitani siti in localitร Candiano ed Olmitello e li abbiamo trasformati in un video con un po di fantasia.
Tolkien narra tra le pagine de โIl Silmarillionโ, nella Prima Era di Arda:
ยซ Tutti coloro dei Quendi che caddero nelle mani di Melkor furono imprigionati in Utumno prima che esso fosse distrutto e per mezzo di lente arti crudeli vennero corrotti e resi schiavi; e cosรฌ Melkor generรฒ lโorrenda razza degli Orchi che sono un atto dโinvidia e di scherno verso gli Elfi, dei quali in seguito furono i nemici piรน irriducibili. ยป
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Le razze di Orchi generate da Melkorย si diversificarono in un gran numero, sparse qua e lร per le Grandi Terre; la razza piรน antica รจ quella degli Orchi del Nord, i suoi servitori; essi vivevano in Angband o sparsi per il Beleriand, tuttavia non erano una razza uniforme, poichรฉ anche essi si distinguevano in:
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ย Orchi comuni, di piccola statura, i primi ad essere generati;
ย Orchi โdi una razza feroce, crudeli e astutiโ, che nei Racconti incompiuti assalgono il Brethil, venendo poi sgominati dagli Uomini dei Boschi guidati da Tรบrin;
i Gong, presenti nei Racconti perduti e definiti come โoscuramente apparentati con gli Orchiโ, ma elencati assieme agli Orchi come un razza a sรฉ stante. Essi saccheggiarono il Nargothrond dopo la caduta di questo ad opera di Glaurung; tuttavia non รจ certo se poi Tolkien li abbia cancellati dalle leggende o essi siano parte degli Orchi in generale che servono Morgoth;
i Goblin, tipi di orchi leggermente piรน bassi dei normali orchi e vivono sottoterra.ย Nellโopera di Tolkien, โGoblinโ non รจ altro che un sinonimo di Orco, utilizzato quasi esclusivamente ne Lo Hobbit. โOrcโ non รจ una parola inglese, e Goblin sarebbe, quindi, soltanto la sua traduzione: ne Le due torri, il termine Goblin viene utilizzato riferendosi agli Uruk-hai di Saruman, mostrando fuor di dubbio la sua natura di sinonimo.
infine ci sono i Sarqindi, Orchi cannibali citati sempre nei Racconti perduti e incontrati da Eรคrendil nei suoi viaggi.
Il nome Halloween (in irlandese Hallow Eโen), deriva dalla forma contratta di All Hallowsโ Eve, dove Hallow รจ la parola arcaica inglese che significa Santo: la vigilia di tutti i Santi, quindi. Ognissanti, invece, in inglese รจ All Hallowsโ Day. Lโimportanza che, tuttavia, viene data alla vigilia si deduce dal valore della cosmologia celtica: questa concezione del tempo, seppur soltanto formalmente e linguisticamente parlando, รจ molto presente nei paesi anglofoni, in cui diverse feste sono accompagnate dalla parole โEveโ, tra cui la stessa notte di Capodanno, โNew Yearโs Eveโ, o la notte di Natale โChristmas Eveโ.
Origini
Forse non tutti sanno che la festa di Halloween non nasce in America ma ha origini antichissime rintracciabili in Irlanda, quando la verde Erin era dominata dai Celti. Halloween corrisponde infatti a Samhain, il capodanno celtico. DallโIrlanda, la tradizione รจ stata poi esportata negli Stati Uniti dagli emigranti, che, spinti dalla terribile carestia dellโ800, si diressero numerosi nella nuova terra. Ma affrontiamo insieme nel dettaglio il viaggio dallโIrlanda dei Celti fino ai giorni nostri, osservando cosa รจ successo e come, attraverso i secoli, sono cambiate le cose.
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
(Foto decori e dolci di Barbara Simonazzi)
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I Celti e i festeggiamenti di Samhain
I Celti erano prevalentemente un popolo di pastori, a differenza di altre culture europee, come quelle del bacino del Mediterraneo. I ritmi della loro vita erano, dunque, scanditi dai tempi che lโallevamento del bestiame imponeva, tempi diversi da quelli dei campi. Alla fine della stagione estiva, i pastori riportavano a valle le loro greggi, per prepararsi allโarrivo dellโinverno e allโinizio del nuovo anno. Per i Celti, infatti, lโanno nuovo non cominciava il 1ยฐ gennaio come per noi oggi, bensรฌ il 1ยฐ novembre, quando terminava ufficialmente la stagione calda ed iniziava la stagione delle tenebre e del freddo, il tempo in cui ci si chiudeva in casa per molti mesi, riparandosi dal freddo, costruendo utensili e trascorrendo le serate a raccontare storie e leggende.
Dallโautunno allโinverno
Il passaggio dallโestate allโinverno e dal vecchio al nuovo anno veniva celebrato con lunghi festeggiamenti, lo Samhain (pronunciato sow-in, dove sow fa rima con cow), che deriverebbe dal gaelico samhuinn e significa โsummerโs endโ, fine dellโestate. In Irlanda la festa era nota come Samhein, o La Samon, la festa del Sole, ma il concetto รจ lo stesso. In quel periodo dellโanno i frutti dei campi (che pur non essendo la principale attivitร dei celti, venivano comunque coltivati) erano assicurati, il bestiame era stato ben nutrito dellโaria fresca e dei pascoli dei monti e le scorte per lโinverno erano state preparate. La comunitร , quindi, poteva riposarsi e ringraziare gli Dei per la loro generositร . Ciรฒ avveniva tramite lo Samhain, che, inoltre, serviva ad esorcizzare lโarrivo dellโinverno e dei suoi pericoli, unendo e rafforzando la comunitร grazie ad un rito di passaggio che propiziasse la benevolenza delle divinitร .
Lโimportanza che la popolazione celta attribuiva a Samhain risiede nella loro concezione del tempo, visto come un cerchio suddiviso in cicli: il termine di ogni ciclo era considerato molto importante e carico di magia. Insieme a Samhain (31 ottobre, appunto) si festeggiavano Lughnasadh (1 agosto), Beltane (30 aprile o 1 maggio), Imbolc (1-2 febbraio), Yule (21 dicembre), Ostara (21 marzo), Litha (21 giugno) e Mabon (21 settembre). Lโavvento del Cristianesimo non ha del tutto cancellato queste festivitร , ma in molti casi si รจ sovrapposto ad esse conferendo loro contenuti e significati diversi da quelli originari. La morte era il tema principale della festa, in sintonia con ciรฒ che stava avvenendo in natura: durante la stagione invernale la vita sembra tacere, mentre in realtร si rinnova sottoterra, dove tradizionalmente, tra lโaltro, riposano i morti. Da qui รจ comprensibile lโaccostamento dello Samhain al culto dei morti.
Ricongiungimento con i viventi
I Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, cioรจ il 31 ottobre, Samhain chiamasse a sรฉ tutti gli spiriti dei morti, che vivevano in una landa di eterna giovinezza e felicitร chiamata Tir nan Oge, e che le forze degli spiriti potessero unirsi al mondo dei viventi, provocando in questo modo il dissolvimento temporaneo delle leggi del tempo e dello spazio e facendo sรฌ che lโaldilร si fondesse con il mondo dei vivi e permettendo agli spiriti erranti di vagare indisturbati sulla Terra.
Samhain era, dunque, una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti allโallegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dellโaccensione del Fuoco Sacro e venivano effettuati sacrifici animali. Vestiti con maschere grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti.
In Irlanda si diffuse lโusanza di accendere torce e fiaccole fuori dagli usci e di lasciare cibo e latte per le anime dei defunti che avrebbero reso visita ai propri familiari, affinchรฉ potessero rifocillarsi e decidessero di non fare scherzi ai viventi.
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Foto in copertina made daย Ladywoods
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