Trascorse il Natale del 1912 con i suoi parenti Incledon a Barnt Green, presso Birmingham. Secondo la consuetudine familiare, il periodo fu rallegrato da recite. Quell’anno fu Ronald a scrivere la commedia, dal titolo The Bloodhound, the Chef, and the Suffragette. […] Ronald avrebbe compiuto il suo ventunesimo compleanno pochi giorni dopo lo spettacolo, ma era seriamente intenzionato a riunirsi con Edith Bratt, dalla quale era stato separato per tre anni e che – ne era certo – senz’altro lo aveva atteso.
La pendola aveva appena finito di battere la mezzanotte, dando così inizio al 3 Gennaio 1913, giorno del suo compleanno, e già Ronald, seduto sul letto, stava scrivendo a Edith una lettera in cui le rinnovava la sua dichiarazione d’amore e le chiedeva:
Quanto tempo dovrà passare ancora, prima di riuscire a unirci davanti a Dio e al mondo?
Ma Edith gli scrisse che si era fidanzata. Stava per sposare George Field, fratello della sua compagna di scuola Molly. […]
Avrebbe potuto decidere di dimenticarala, […] avrebbe potuto stracciare la lettera di Edith e lasciare che sposasse George Field.
Ma ai tempi di Duchess Road erano state fatte dichiarazioni e promesse che Ronald sentiva di non poter rompere così facilmente. Inoltre, negli ultimi tre anni, Edith era stata il suo ideale, la sua fonte di ispirazione e la sua speranza per il futuro.
Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 5, Oxford; Cap. 6, Riuniti, pag. 96-99