Padre Francis non era un uomo molto acuto, e non si rese conto che costringendo Ronald ed Edith a separarsi stava trasformando una storia fra ragazzi in un romantico amore osteggiato. Ronald stesso scrive tren’anni dopo:
Per quanto il nostro fosse amore vero e proprio, nient’altro avrebbe potuto renderlo più saldo e duraturo di quella separazione.
Nelle settimane successive alla partenza di Edith, Ronald fu depresso e angosciato. Non poteva neanche trovare conforto in Padre Francis, ancora profondamente offeso per l’inganno perpetuato alle sue spalle. A Pasqua Ronald chiese al tutore il permesso di scrivere a Edith; permesso che, sebbene a malincuore, gli fu concesso. Scrisse, e lei rispose di essere felice nella nuova casa. […] Edith aveva fatto amicizia con una compagna di scuola della sua età, Molly Field. Si esercitava al piano quotidianamente, prendeva lezioni di organo e cominciò a suonare durante le cerimonie della chiesa anglicana, che frequentava regolarmente. […] Per Ronald invece la scuola era diventata il centro della vita. […] Alla King Edward’s aveva trovato ottimi compagni e buoni amici. […] Nel 1911 Ronald Tolkien, Christopher Wiseman, R.Q. Gilson e altri tre o quattro costituivano il gruppo dei Bibliotecari.
Humphrey Carpenter, “J.R.R. Tolkien. A Biography”. Cap. 4, Tea Club, Barrovian Society e altro, pag. 73-75